Ci lasciamo una notte d'estate su una strada provinciale. E non c'è niente di più triste. Ore giorni settimane il cambio dell'armadio il cambio di stagione e tante cose per non pensare.
Poi arriva l'autunno.
Domenica sera. Esco da lavoro e vado dritta alla macchina, decisa a tornare a casa prima possibile. Nove ore di centro commerciale, di stare un po' male, di voler urlare e non poterlo fare.
Mi sento chiamare mi fermo mi volto. Sei te, e sorridi. Deve essere una legge speciale, per cui chi si lascia sulle strade provinciali si ritrova nei parcheggi dei centri commerciali.
E così succede che sei lì, e sorridi e sorridiamo e mi dici che stai per partire per un altro viaggio di lavoro. C'è solo il tempo di un concerto insieme, qualche giorno dopo, una sera in cui piove, o forse la pioggia è solo nella mia memoria. Poi parti e non si sa bene quando torni, o semplicemente non ho capito io.
E mentre sei dall'altra parte del pianeta, al centro commerciale è di nuovo domenica, è sempre domenica. Perchè qui la domenica è come il lunedì, e non c'entra nulla con la canzone di Morrissey. Nessun giorno è silenzioso e grigio. Lavoriamo sempre, ci sono luci troppo forti dappertutto e la musica ci segue anche in bagno.
Ma poi, la sera, quando esco tardi, l'aria è fresca e chissà perchè mi ricorda il mio tempo felice a Berlino. Le passeggiate notturne lungo il canale, o da una fermata all'altra della metro, quando era troppo tardi anche per l'ultima corsa. Dopo i concerti le feste gli amici, dopo la musica e la birra. In quella città solenne e bellissima che se ci penso troppo piango.
E allora cambio pensiero e penso a te, che sei dall'altra parte del pianeta, e dormi quando io lavoro, e lavori quando io dormo. Che dormo di traverso nel letto grandissimo. E non lo so se ci ritroveremo di nuovo, nonostante tutti i chilometri che in questi anni non hanno fatto altro che dividerci, e non so se arriverà il giorno in cui lavorerò mentre lavori anche te, e la notte sarà la notte per entrambi. E chi lo sa se il fuso orario sarà annullato finalmente per sempre, per noi, un giorno.
Così anche questa domenica sta per finire, e mi preparo a dormire, nel letto grandissimo da sola di traverso. Che tra qualche minuto è lunedì e si continua a lavorare. Ma questa domenica è diversa. Perchè decido che domani, quando torno a casa, la sera, con l'aria fresca, faccio la valigia.